venerdì 21 novembre 2014

Pinocchio e la poesia

I piedi in fumo

Filastrocchiamo con Pinocchio

Qui continua l’avventura
di Pinocchio testadura.
Di ritorno alla casetta,
trova il Grillo che l’aspetta
e gli tiene un bel sermone
con infausta conclusione:
- Brutta fine, presto o tardi,
tocca ai discoli bugiardi.
- Un grillaccio! – fa il monello -
parla un po’ col mio martello!
Vedi tu che fine tocca
a chi troppo apre bocca.
Corre quindi al focolare,
l’appetito per calmare:
ma il paiolo, ahimè, è dipinto,
e anche il fuoco è un fuoco finto…
Sta però fra l’immondizia
un ovetto: che delizia!
In padella od in frittata
la merenda è assicurata.
Rompe il guscio il burattino
e dall’uovo ecco un pulcino
guizzar via, strizzando l’occhio:
“Tante grazie, sor Pinocchio!”.
Affamato, disperato
va a bussar dal vicinato,
ma il vicino dal terrazzo,
gli regala un freddo guazzo.
Su un caldano, come vedi,
asciugar si volle i piedi:
ed i piedi si asciugarono…
anche troppo… e s’incendiarono.
(da http://www.filastrocche.it/contenuti/la-filastrocca-di-pinocchio-02-i-piedi-in-fumo/)

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